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Il guadagno

Essere anziani è giovevole, perché si ha tutto da guadagnare e nulla da perdere. Nulla da perdere, perché non si ha più nulla. Invece ogni mattina al risveglio sui guadagna un nuovo giorno, il che non è poco.

E nel regalo del nuovo giorno, ci è dato il regalo di qualche idea, di qualche riflessione, di qualche scoperta. Quante volte, fermandosi, ci si accorge di qualche bellezza che ci era sfuggita, quando andavamo ansiosi, di corsa, per compiere proprio tutto quello che ci eravamo ripromessi di compiere!

E poi la contemplazione, anche quella, durante la quale ci si addormenta. Ecco: l’addormentarci è un dono. E’ il dono della serenità. E’ vero che qualche giovane ci vuol rapire la serenità. Ma lo lasciamo fare, sorridendo, e prima o poi lui si stanca.

Il Papa Francesco raccomanda ai giovani di non farsi rubare la speranza. L’anziano non deve farsi rubare la serenità, che è il grande dono della terza età, e che è anche un inizio e un prodromo del Paradiso.

Certi anziani si mangiano la serenità, perché si lamentano di non essere efficienti come quand’erano giovani, invece di ringraziare Dio per la diminuzione delle forze, cui consegue la alleviante diminuzione dell’oppressione degli obblighi. E questo è un guadagno.

Diminuzione di tutti gli obblighi, ad eccezione dell’obbligo di non peccare, dell’obbligo di sperare, dell’obbligo di sorridere e di donare serenità a chi vive attorno.

GCM 19.06.13