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Uniti per conoscere

Nella lettera ai Colossesi, Paolo unisce due atteggiamenti cristiani, che sono in correlazione tra di loro: Col 2,2.

Il testo originale: “Congiunti nell’amore per ogni ricchezza di sicurezza dell’intelligenza, per conoscenza del mistero del Dio, Cristo”. Amore è in relazione a un’intelligenza sicura, o a una sicurezza intelligente, che fa sperimentare Dio, Cristo. L’essere uniti nell’amore (en agape) è fatto per spingerci alla (eis) ricchezza della certezza intelligente.

L’unione d’amore, tra i credenti cristiani, è la base dalla quale muoversi per avere anche la ricchezza sicura del comprendere e dello sperimentare Gesù, Dio.

L’amore è fondamento per l’intuizione dei misteri, mirabili, di Dio. L’amore tra di noi, è sempre un’opera prodotta dallo Spirito Santo, quello stesso Spirito che è mandato da Gesù per “spiegarci” ogni cosa.

Il conoscere può anche infiammarci: è sufficiente la conferma delle eresie. L’amore non inganna, perché il cuore è preso o non preso. Perciò chi davvero ama, è stabilizzato, e così è preparato alla stabilità dell’unica verità di Dio, deposta nell’uomo Gesù.

Perciò se desideriamo vedere Gesù, è necessario guardare la sincerità del nostro amore fraterno. S. Paolo, in altro luogo, ci dice qual è il vero amore, che previene, non invidia, non è geloso, non litiga, ma a tutti viene incontro, condivide le gioie e le sofferenze (anche l’ignoranza è una sofferenza, che purtroppo spesso non reca dolore) degli altri.

Se ci interessa davvero Gesù e la sua luce, che illumina e consola, è necessario curare l’amore, anche quando questo ci costa.

GCM 10.09.07