HOME

Home > ITINERARIO e PSICOLOGIA > Articoli 2008 > Tempo

Tempo

    “Telefonatemi in tempo reale”: così invitava stamani, un conduttore di una trasmissione radiofonica. Così ho appreso almeno due concetti. L’uso di frasi inutili, quando nella lingua italiana è ancora in uso l’avverbio di tempo “subito”: telefonate subito. E poi che esiste anche un tempo irreale. Quale? quello immaginato? Anche l’immagine si costruisce nel tempo. S. Agostino, a proposito del tempo, aveva osservato: “Se non chiedi, so che cosa è il tempo; se me lo chiedi, non so”.

    Altra frase usata: “Necessitano tempi tecnici”. Forse si intende dire che le tecniche da usare, durano per un certo tempo. E’ una frase di suono nobile, che forse traduce: “Sono pigro, non ho voglia di alzarmi dalla scrivania, per prendere in mano quella pratica, firmarla e spedirtela”.

    Troviamo scritto “la pienezza dei tempi”, come se il tempo è gravido e sta lì lì per partorire. Però il termine originale non parla di pienezza, ma di fine (sunteleia) dei secoli. Il latino della Vulgata traduce: consummationem saeculorum.

    L’autore della lettera agli Ebrei (9,26) non intende dire che i tempi erano maturi per generare Gesù, ma che gli “eoni”???? ( i padroni di questo svolgersi del mondo) sono terminati, perché ora il mondo è orientato soltanto da Gesù, figlio di Dio.

    Il tempo, con Gesù, non solo è relativizzato ulteriormente, ma cambia faccia, non incute più la paura di Cronos o delle Parche, perché di Gesù sono i tempi e i secoli, come si ripete il Sabato Santo durante l’inizio della Veglia.

    In Gesù tempo reale e tempo virtuale, perdono il significato, perché solo Gesù è il “Signore del tempo”. Ed è Signore perché uomo pieno di Spirito Santo e divinità. Nel nostro tempo troviamo la luce dell’eternità.

    GCM 26.12.07