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Vittoria sul male

L’azione della psicoterapia nell’aiutare le persone a superare alcune distorture cerca sempre la radice, dalla quale le distorture sono state causate o provocate. Si desidera sradicare, non potare.

Gesù svolge l’azione di vincere il male, eppure non svolge un’azione di ricerca filosofica per scoprire l’origine del male.

Tuttavia Gesù conosce l’origine del male, per via profetica, che è la sua via. Se Dio è il Bene, ogni bene, tutto il bene, l’origine del male è semplicemente tutto ciò che si oppone a Dio.

Perciò l’opera salvifica di Gesù, è fare soltanto la volontà di Dio, perché così è realizzata la volontà buona di Dio, come in cielo, così sulla terra.

Quando la Genesi narra l’inizio mitico del male, presenta Adam che disobbedisce a Dio.  Non compie la volontà di Dio.
Come conseguenza tutto l’essere di Adamo (ossia dell’uomo) viene depotenziato (morte, fatica, dolori).

Gesù, che Paolo contrappone ad Adamo, va alla radice del male (che è fondamentalmente “peccato”) e lo contraddice e redime con la sua obbedienza al Padre.

Per noi cristiani, oltre la pur nobile e positiva ricerca della radice del male con spiegazioni filosofiche o sociologiche (come non ricordare  la teologia della liberazione?), trovare il cuore del male è necessario, proprio per vincere il male che ci angustia o addirittura ci fa perdere per sempre.

Gesù Profeta, ha semplificato la ricerca dell’origine del male, accusando la disobbedienza a Dio. E per aiutarci a depistare le diramazioni del male, ci indica la via del bene: discorso della montagna, accompagnato da guarigioni, da moltiplicazione del pane, da fede.

GCM 13.08.08