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Verità dichiarata

Talvolta la verità offende, fa male. Ma se è vera, non può essere taciuta. Ciò che si vede nel segreto del nostro cuore, si rivelerà, prima o poi, dai tetti.

E’ toccato a Gesù, tocca a ogni cristiano, che evitando le mode si aggancia all’eterno. Ciò che Gesù diceva recava serenità alla povera gente, e irritava i saccenti.

Purtroppo i saccenti, davanti alla verità soprattutto se nuova, parlano con il ventre, non con la testa. Anzi commettono un guasto maggiore perché definiscono testa ciò che è ventre.

Forse certe modernità, in ogni settore da quello scientifico a quello sessuale, non sono altro che ammantare di nobili idee, quali la libertà, ciò che è semplice dominio dell’istintualità, specie di quella più comoda, che si vorrebbe decolpevolizzare in noi e negli altri.

Gesù parlò apertamente non solo del dolce amore del Padre, ma anche delle amare situazioni del sottofondo umano. “Il Padre vi ama!” “I cattivi pensieri, i furti, gli adulteri, ecc. nascono dal cuore dell’uomo”.

Gesù ha compreso la debolezza di noi, suoi fratelli, ma non ha né scusato né approvato le devianze umane. Gesù non ha mai protestato contro la rettitudine, ha invece condannato le devianze, anche quando esse divennero costume, approvato dai maestri di pensiero di allora, i rabbini. “ Fu detto (ossia affermato), ma io vi dico (ossia affermo)”.

Per Gesù i delitti rimasero delitti, occasione di chiara condanna e di più intensa misericordia. La bontà misericordiosa di Dio ha bisogno di vedere un peccato definito, ammesso e non scusato, e pianto, per poter riversare su di esso tanto amore.

GCM 04.02.10