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Coscienza

I genitori affidano i bambini agli asili, ed ecco maestre e bidelli che coltivano la pedofilia. Mandano i figli al patronato o negli istituti religiosi, ed ecco i preti pedofili. Affidano i figli a una colonia o a un campo scuola, ed ecco gli assistenti pedofili.

Non resta che esercitare a casa propria l’educazione dei figli, per difenderli dagli “orchi”, come si usa dire. Eppure ecco padri che se la vedono con le proprie figlie, e madri (in modo più subdolo, meno eclatante) che se la vedono con i propri maschi o maschietti.

Chi salverà i bambini e i giovani dalle passioni degli adulti?

La soluzione del grosso problema non arriva dall’esterno, ma dalla coscienza.

Allargando le maglie della morale, si giunge anche a questi estremi. Mi meraviglia lo scandalo - farisaico - di chi sottolinea la pedofilia dei genitori, dei bidelli e - preferibilmente per il prurito connesso - dei preti.

E’ risibile l’affermazione di chi pensa che la pedofilia dei preti si eviti, togliendo il celibato ai preti, affinché costituiscano una famiglia. Poi dovrebbero sfuggire alla famiglia, perché in essa si trovano casi di pedofilia, più numerosi di quanto avvenga tra i preti celibi. Quindi bisogna lasciare la gente e i bambini come cani sciolti. Ed ecco per strada, nelle vicinanze delle scuole, nei campi sportivi, riaffiorare i pedofili.

La coscienza rieducata? Ma quale coscienza? Quella individuale? E se la coscienza individuale si regola da sola o secondo l’etica a Nicomaco di Aristotele?

La coscienza la può educare soltanto Colui, che ha dotato l’uomo di coscienza. Colui che “conosce il cuore dell’uomo”.

Quante chiacchiere, più o meno scandalistiche, per evitare  la radice di ogni problema etico o morale, che solamente Dio, con il suo Spirito, sa indicare correttamente.

GCM 03.06.10  -  pubbl 21.07.10