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Per il mondo

Le età della Chiesa si affiancano e si confondono con le età del globo e della storia. Non  per nulla nei discorsi apocalittici, Gesù parla di come devono comportarsi i suoi durante i cataclismi.

La Chiesa nasce cattolica, universale, perché universale è il piano di salvezza del capo della Chiesa, Gesù. Oggi la qualità universale della Chiesa nel mondo contemporaneo si incontra con  la globalità, ormai irreversibile. E’ una provvidenzialità. Finalmente la cattolicità è realizzata anche dal commercio, dalla cultura, dalla mescolanza di etnie.
Quindi la Chiesa si trova nel suo ambiente globale, addirittura prodotto dalle mani dell’uomo.

Alla nascita la Chiesa era “universale” dentro l’impero romano. Poi i barbari aiutarono la Chiesa ad essere universale fuori dell’Impero, e così via allargandosi. Poi divenne universale con la scoperta dell’America. E ora con l’internet e la globalizzazione.

All’interno di questo ultimo movimento di universalizzazione, la Chiesa ha il compito di rendere presente la salvezza di Gesù, affinché la globalizzazione non si pieghi in se stessa, perdendo l’anima.

A noi, cristiani, tocca la felice incombenza di rendere santa la cattolicità del mondo presente, prima dell’espansione della Chiesa nel cosmo.

Siamo in una nuova età dell’essere cattolici, universali. Nell’entrare nel terzo millennio si affaccia una nuova Chiesa, che immette la sua tradizione nella fucina del nuovo mondo. Prima di tutto dobbiamo allargare la nostra preghiera al mondo, per regalargli la salvezza che viene da Gesù.

GCM 11.03.10 , pubblicato 22.11.10