Critica e riflessioneI percorsi per arrivare alla verità sono molti. Ogni persona ne conosce uno. Anche nella regione della fede, i percorsi sono personali. Ogni strada conduce a Dio. Eppure le strade si diversificano, se non nel percorso, almeno nello stile della camminata. Gesù è l’unica via. Ma chi vi cammina dentro ha un passo personale. Se è così nella fede, immaginiamo nella non fede. Due modi di cercare la verità, li osservo ogni giorno nel vivere tra la gente. Di fronte a un evento qualunque, noto, per esempio, due modi di porsi. Uno è il modo di chi giudica di primo acchito, e uno è quello di colui che si chiede come si è giunti a quell’evento. C’è chi loda o critica, e chi ragiona sulla genesi del “fenomeno”. La precipitazione nel giudicare una situazione, si oppone alla ricerca del perché si è giunti a quella situazione.
Superficialità nel giudicare, profondità nel riflettere. Mi viene da ricordare un episodio semplice, che sto vivendo in questi giorni. Sotto casa mia, stanno risistemando, per disposizione dell’Amministrazione civica cittadina, una strada.
Rifacimento delle condutture, della massicciata, del manto d’asfalto. Qualche tempo fa, in stagione quasi invernale, avevano aggiustato la stessa strada con qualche piccola riparazione, per facilitare il passaggio degli autobus cittadini. Critica immediata da parte dei miei: perché non hanno fatto tutto il lavoro allora? Tradotto: gli amministratori sbagliano. Io cercai soltanto di rendermi conto del “perché”. E mi ci volle poco a capire che per un lavoro a fondo era necessario attendere la bella stagione, trattandosi di asfalto. Ma la mia semplice osservazione, parve una inutile fantasia. GCM 29.07.10, pubblicato 23.10.10
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