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N22 Epifania, scienza a congresso

Dicono che i Magi del Presepio erano anche scienziati, che studiavano le stelle. E i Magi cercano quel grande ancora ignorato, da loro intuito. E si trovano davanti a un piccolo. La scienza riesce a trovare il vivente. La scienza è di aiuto alla fede, che si trova illuminata oltre che dalla Parola di Dio, anche da quella della scienza. La scienza si presta a diventare adorazione di Dio.

L’Epifania è una manifestazione di Dio, non come il Natale. Per  Natale gli angeli cantano e sollecitano i pastori a riconoscere Gesù Salvatore. Nell’Epifania sono gli uomini che sollecitano Erode e Gerusalemme a interessarsi del nuovo Salvatore, ed essi stessi riconoscono Gesù con l’adorazione e con i doni.

L’Epifania anche oggi continua, camminando con la scienza e con la tecnica, a scorgere Dio nelle sue opere. La scienza è la rinnovata Epifania permanente.

Spesso gli scienziati non s’accorgono di esser diventati la manifestazione di Dio, ma i credenti s’accostano, con il cuore libero, ai risultati della scienza, e, con l’occhio meravigliato, scorgono le finezze e le grandezze dell’opera di Dio.

Nell’anno si celebrano molte giornate, nelle quali attuare i congressi scientifici. Per il credente il grande congresso scientifico di Dio è l’Epifania.

La scienza bambina, striata di astrologia, del tempo dei Magi, si è sviluppata in modo splendido nella scienza positiva adulta. Dio, anche misconosciuto, ha seguito la scienza, perché essa indaga e si occupa della sua opera, dell’opera di Dio. E Dio non è assente da nessuna sua opera, specialmente da quell’opera mirabile, che è l’uomo.

Qualche scienziato si offende, quando il credente parla di Dio guardando la realtà, quasi che il credente rapisse ciò che è di netta spettanza solo della scienza.

Epifania: manifestazioni sì, dei mille modi di presenza di Dio, a cominciare da Gesù.

03.12.12