HOME

Home > Gesù UOMO > Articoli 2012 > N15 Scandalo a Natale

N15 Scandalo a Natale

Babbo natale è una favoletta, come Pinocchio, o Peter Pan. Serve alla fantasia dei piccini, che poi crescendo s’accorgono che la realtà è ben altro e apprendono che i grandi li hanno turlupinati ... questi adulti bugiardi!

Babbo natale riempie la fantasia dei piccoli, stuzzicando solo il loro egoismo, la voglia di possedere. Voglia che la pubblicità commerciale utilizza in maniera spudorata. Come i piccini cascano nella rete di babbo natale, così i grandi (ma non adulti) cascano nelle trappole della pubblicità commerciale. D’altra parte, per esaltare la libertà di scelta, di cui tutti si vantano, è pur necessario “dipendere” da qualcuno o da qualche cosa!

È sufficiente osservare la libera scelta degli adolescenti ... che è schiava del gruppo.

Però un danno molto grave subiscono i nostri bambini: essi non vivono il Natale, quale attesa e visita di Gesù, ma quale attesa (non visita?) di quello scialbo omino vestito di rosso e trainato da due renne (perfino renne nel nostro clima temperato! Quale miracolo!).

Così Gesù scompare – proprio a Natale – dall’immaginazione del bambino. Questa è una crudele deviazione imposta ai bambini dalla società e dai genitori. Tale deviazione, in termine tecnico, si definisce opportunamente come scandalo. Scandalo dei piccoli!

Gesù afferma: “Piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli, che credono in me, è meglio legarsi una pietra al collo e gettarsi in mare!”. Il suicidio è meno grave dello scandalo ai bambini. Scandalo natalizio è piuttosto grave.

Grazie ai miei genitori poveri e credenti, che semplicemente mi chiedevano quale regalino (ino-ino) desideravo per il Natale, senza scomodare né Gesù regalatore, né babbi natali allora sconosciuti. Restava la Befana, ma quella a quei tempi era soltanto fascista e impersonata da donne fasciste ... in orbace.

26.12.12