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Come può avvenire?

Le domande della fede, richiedono sempre risposte di fede.

Abbiamo già ricordato la domanda di Gesù: “Voi chi dite che sono io?”, e la risposta suggerita da Dio a Pietro.

Il Vangelo ci propone altre domande, pur restando il perno di ogni altra domanda la domanda di Gesù su se stesso.
Maria domanda all’Angelo: ”Come può avvenire la mia maternità, se non ho rapporti con un maschio?”. E’ interessante la domanda di Maria, presentata come fidanzata di Giuseppe. La risposta ovvia: ti sposi al tuo uomo, e avrai un figlio.

La risposta, nel contesto dell’annuncio voluto da Dio (l’Angelo Gabriele), non è la semplice ovvietà. La risposta, nel contesto dell’azione divina, è di tipo divino, che richiede un assenso di fede: ”Lo Spirito Santo si planerà su di te, e la potenza di Dio ti coprirà con la sua ombra”.

Ruth divenne sposa di Obed, perché fu riparata sotto la sua coperta.

Ora il riparo è l’ombra di Dio. Tutto si muove in un’atmosfera, nella quale risposte di fede risolvono la domanda. E la fede si esprime: “Sono schiava di Dio, avvenga a me secondo il suo comando, che mi è comunicato dalla tua parola!”. Il nostro colloquio nasce non dalla mia scelta, ma dal tuo messaggio. All’iniziativa di Dio (l’angelo Gabriele) si risponde con la fede. E allora il risultato è opera di fede, frutto di fede: Gesù.

L’Angelo argomenta, per convincere Maria, partendo dall’esperienza di Elisabetta. Eppure anche la gravidanza di Elisabetta è avvenuta per opera divina, che interrompe le leggi naturali. Anche l’argomentazione, non è un sillogismo ragionato, ma la presenza di Dio operante.

GCM 30.08.12