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N14 In principio

Oggi è giorno di Natale, il compleanno di Gesù in terra.

Il Vangelo della terza messa ci presenta il non compleanno di Gesù in cielo.

“In principio”. “En arché”. Tutto di noi viene richiamato e invitato a una salita. La salita nell’eterno. Le nostre energie non ci aiutano. Eppure è detto chiaramente proprio a noi, che il principio c’era il Verbo, e i Verbo stava verso Dio, e Dio era la Parola (il verbo, il progetto ...).

Di fronte a un’ardua scalata in montagna, i tipi fifoni come me voltano le spalle alla montagna e preferiscono la passeggiata nel piano. Invece gli ardimentosi si sentono sollecitati a salire.

Così avviene per i livelli altissimi di Dio!

Solo gli ardimentosi si slanciano. Però l’ardimento lo dona lo Spirito Santo anche ai pavidi come me.

Chi non si affida allo Spirito Santo, che, nella ricerca sublime di Dio guida ogni creatura, volta le spalle alla montagna di Dio, perché soffre paura per le altezze. Da Dio troppo sono i vigliacchi che fuggono, magari accampando colte pretese intellettuali.

“In principio era il Verbo”. Questo ci eleva infinitamente al di sopra dello stesso monte Everest. Eleva quasi in volo. Leggeri per tuffarci nella contemplazione.

Eccoci penetrati in Dio, dove sentiamo che in principio era il Verbo. Che cosa più sublime di questo? Perderci in colui che è perso in Dio. Egli infatti è presso Dio. Anzi è tanto immerso in Dio, che è Dio lui stesso.

Siamo entrati nell’abisso di Dio, dove si perde ogni peso, per librarci nell’amore, quell’amore che ha fatto esistere tutto l’universo, l’immenso universo, che la scienza fa contemplare, affinché intuiamo le misure sconfinate e immisurabili di chi crea l’universo sconfinato.

25.12.12