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N9 Voi beati

L’ultima beatitudine ritorna sul tema della persecuzione. Però le motivazioni di tale beatitudine sono espresse in modo più ampio.

“Rallegratevi ed esultate, poiché il salario è molto nei cieli, infatti in tale modo perseguitarono i profeti, quelli prima di voi”. È il vissuto continuo di Gesù trasferito ai suoi collaboratori.

Gesù Bambino, presentato al Tempio per la purificazione della madre (la pura di cuore sottoposta a purificazione, come Gesù tutto santo si sottopone alla lavanda del battesimo di Giovanni!), e per il suo riscatto religioso, udì gli ultimi di quelli antichi profeti predire il suo destino. Gli antichi profeti (Simeone ed Anna) consegnarono a Maria e a Giuseppe le loro profezie.

Gesù e i suoi sono eredi delle antiche profezie, ma anche eredi delle angheria perpetrate contro gli stessi profeti. Ebbene la beatitudine si innesta proprio sulle sofferenze dei profeti.

Anche Paolo afferma che lui predicava Cristo, ma questi crocifisso.

Le beatitudine cristiana, circondata sempre dalle spine delle variate persecuzioni, riesce a vedere nelle persecuzioni la fucina che purifica l’oro. L’oro del dono della fede, deve ulteriormente rinforzarsi attraverso il rinnovo della fede, che deve ridestarsi all’avvento della persecuzione.

La beatitudine, come è vista e vissuta da Gesù, non è vuota consolazione: è irrobustimento della fede, quella che come prima sua opera vanta la speranza. Speranza: regno dei cieli assicurato. La speranza è l’Eucarestia trasformata in assicurazione sulla vita ... eterna.

Qui incappiamo nella più dolce delle beatitudini, poiché è la più amara. Crediamo di rifugiarci nella fede, e la persecuzione ci risospinge nella speranza.                    

 02.12.12