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Sale della terra

In un mondo depresso, che s’illude di vincere la depressione con i farmaci, con le orge, o con il terrorismo, noi viviamo di serena speranza.

Avendo chiara la speranza in Gesù, restiamo sereni di fronte alle brutture e al fango che ci attorniano. Insensibili? Fuori della realtà?

No: dentro la realtà, ma con anima diversa dai disperati. E sembra addirittura che più gli altri sono disperati e più distruggono il mondo, più aumenti la nostra speranza e il nostro sorriso. Incoscienti davanti al baratro del disastro? Alienati?

Sì, alienati dalla disperazione, che attanaglia molti. Perché il nostro essere alienati, è un aver superato la superficie per trovarci nel cuore degli avvenimenti.

Gesù aveva avvertito: siete nel mondo, ma non del mondo. Anzi siamo sprofondati nel mondo, come lievito nella pasta. Siamo contenti perché siamo lievito. Attivi misteriosamente, ma efficacemente.

Disinteressati del mondo? Anzi interessatissimi. Il mondo è nostro, perché è di Dio, e noi siamo in Dio. Siamo energia dello Spirito, che, in Gesù, trasformiamo e salviamo il mondo.

Anche Gesù salvò il mondo, proprio nell’istante in cui il mondo l’aveva eliminato. Proprio con la sua “eliminazione” da lui si sprigiona vita e salvezza. Una bomba H, per sviluppare la sua terribile energia di morte, deve essere spaccata e distrutta per poi distruggere.

Gesù invece, essendo energia infinita di vita, deve essere distrutto, per far esplodere la sua vita. Il seme deve morire per diventare fecondo.

La salvezza del mondo è racchiusa soprattutto nella nostra preghiera di figli e nella nostra fede di fratelli di Gesù.

GCM 27.01.11, pubblicato 14.03.11