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Energia di Dio

Chi parla, par4li con parole di Dio; chi compie una funzione, la compia con la forza di Dio. Così ci aiuta l’apostolo.

Eppure spesso si devia da questa semplice e illuminata indicazione.

Almeno due sono i motivi della deviazione: non accorgerci e non accettare le nostre qualità, e non vederle e utilizzarle sotto la luce di Dio.

Troppo spesso desideriamo essere diversi da ciò che siamo ed essere forniti di altre qualità da quelle che sono nostro patrimonio personale. Non mettiamo a frutto la nostra dotazione personale, perché non la conosciamo, e, quindi, desideriamo altre qualità, che naturalmente non ci appartengono.

Ci  conosciamo così poco, che non ci accorgiamo di tutto il bene e il bello, dei quali siamo dotati, a iniziare dalla gloria divina del vivere.

Non apprezzare la vita, con le sue qualità, coincide con il disprezzare l’opera divina, la divinità, che rinserriamo in noi.

La ricognizione di noi stessi, è la ricognizione di quale è la struttura di un figlio o di una figlia di Dio.

“Rientra in te stesso - dice Agostino - e lì troverai il tuo Dio”.

Allora ecco l’accorgerci che se operiamo operiamo con l’energia di Dio. Inoltre per riconoscere e apprezzare questa energia è necessario che le nostre parole siano parole di Dio.

Parole di Dio sono quelle di Gesù, assaporate e ripetute con gioia e convintamente da noi. Parole di Dio sono il Credo della Chiesa, sorretta dallo Spirito Santo. Parole di Dio sono quelle del povero, degli amici, di ogni persona, che ci aiutano ad amare i fratelli e Dio.

GCM 24.03.11, pubblicato 21.05.11