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Luca  5

Il terzo modo di leggere le Sacre Scritture segue un metodo: desiderio di incontrarsi con Dio o con Gesù che parlano. Questo è il metodo essenziale, e, molte volte, l’unico.

Questo metodo è lo stesso metodo della fede. Il metodo della fede è semplicissimo: credere. Per aver fede, basta credere.

La fede è come l’amore, perché essa è amore. L’incontro tra due persone si serve dell’amore. E l’amore abbisogna di poche regole: come abbordare chi si ama, come sorridergli, quali parole udire e quali scegliere per rendere bello e piacevole l’incontro.

Anche le norme per leggere la Bibbia sono semplici.

Accostarla, comprenderne le parole, essere felici di incontrare Dio che parla.

L’aiuto che può venire da un libro che introduce e che spiega, non serve se non si allea con il desiderio di incontrare Dio; è utile, in proporzione al nostro desiderio di incontrare Dio.

Molti libri, semplici e scritti con stile piano, possono introdurre a “capire” il testo delle Sacre Scritture. E’ opportuno servirsene, soprattutto se si è all’inizio della ricerca. Però queste introduzioni devono restare fuori della porta, aprirla forse, ma non devono essere scambiate con la parola delle Sacre Scritture.

Sono libri di introduzione alla Bibbia, da non confondere con i libri, belli e meritevoli, di introduzione allo “studio” della Bibbia (ossia il secondo modo di leggere la Bibbia).

Sono aiuti, non sostituti.

Ogni sacerdote li può indicare, può anche accompaganarne la lettura. E’ una bella attività. Eppure fino a quando chi ci aiuta a comprendere le Sacre Scritture, non giunge a pregare con chi “cerca”, si è distanti dall’aver incontrato Dio che parla. La Parola di Dio si incontra, e si comprende, pregando.

GCM 22.05.10l - pubbl. 15.07.2010