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Gesù di tutti

Gesù non è una privativa dei cristiani. Gesù è un dono per tutti.E’ il salvatore degli uomini. I cristiani sono coloro, che donano Gesù al mondo. Perciò non possono nascondere Gesù, ma offrirlo sempre: a chi ascolta e a chi non ascolta. Offrirlo, non imporlo. Perché Gesù è l’amore di Dio, che si comunica.

La gelosia di Gesù, il volerlo tutto per noi. Gesù ci insegna anche a “non trattenerlo” ma ad andare ai fratelli. E’ l’ordine che Gesù diede alla Maddalena. “Non trattenerlo”.

Purtroppo la gelosia per il Gesù tutto nostro e solo nostro è frutto di una educazione ad un cristianesimo chiuso, quasi a un privilegio di cui vantarsi, e non a una missione alla quale dedicarsi.

Il cristiano non è l’apostolo, che si barrica nel chiuso per paura dei giudei. Il cristiano è l’apostolo, chiuso sì, ma dove Gesù penetra risorto, per lanciarlo nel mondo, a offrire al mondo Gesù, e il mondo a Dio.

Il cristiano è colui che dice al mondo che Gesù Risorto è allargato e sparso nel mondo per beneficare e per salvare tutti: buoni e cattivi.
Questo dice il cristiano, perché questa è la realtà: Gesù è presente nel mondo, e questa presenza è manifesta nella sua chiesa.

I missionari non portano Gesù, ma svelano Gesù nel mondo, utilizzando il Vangelo e i sacramenti, nei quali lo svelamento di Gesù è sfolgorante. Il mondo è di Gesù, il missionario annuncia il Vangelo.

Anticamente il Vangelo era l’annuncio che il re, conquistatore di un territorio, mandava su tutto il territorio occupato, per avvertire la gente che ormai apparteneva al nuovo re. Gesù annuncia a a tutti gli uomini, che sono parte del “suo regno”.

GCM 22.04.10  - pubbl. 05.07.10