HOME

Home > Chiesa VANGELO > Articoli 2010 > Vangelo penetrante

Vangelo penetrante

M’accorgo che devo imparare a leggere il Vangelo. Lo Spirito deve inserirmi nella visione del mondo, vissuta da Gesù, se desidero capire qualche cosa del Vangelo.

Io amo il Vangelo, lo seguo, mi penetra. Eppure so che ancora non ho imparato a leggerlo.

Gesù prende le mosse dalla sofferenza delle persone, soprattutto se piccole, emarginate, disprezzate. Forse io stesso emargino le persone antipatiche e disturbanti. Le emargino almeno nel mio giudicare.

La sofferenza causa l’ansia, la cattiveria, il peccato. Tolta la sofferenza, nessuno sarebbe ancora cattivo, o peccatore.

Perciò Gesù, partendo dalla sofferenza, si prefigge di recare gioia. Chi è nella gioia diventa virtuoso.

La sofferenza può essere affrontata in diverse maniere. Superandola, annientandola, sublimandola. Gesù indica tutte queste maniere. Ecco allora il miracolo, la consolazione, la dottrina, il fluire della volontà del Padre.

C’è anche chi soffre quando non può soffrire. Soprattutto quando si soffre per amore.

Gesù visse la sofferenza dall’interno di essa. Interno della propria e dell’altrui sofferenza. Come visse dall’interno della gioia.

Vivere nell’interno. Vivere nell’interno del Vangelo. Abitare il Vangelo. Non soltanto incontrarlo, anche con grande affetto. Penetrarlo per esserne penetrati. Non indossare il Vangelo, ma penetrarlo per esserne penetrati.

Leggere il Vangelo, aperti a Gesù.

Lo Spirito è l’unica via per imbeverci di Vangelo. Ma lo Spirito è libero di agire come e quando vuole!

GCM 20.08.10, pubblicato 04.10.10