HOME

Home > ITINERARIO e PSICOLOGIA > Articoli 2015 > Sperare

Sperare

Dovete rispondere della speranza che è in voi, a coloro che ve lo chiedono. Questo è il pensiero dello Spirito di Dio espresso da San Pietro.

Rispondere prontamente a una domanda.

Le domande possono essere attizzate da un bisogno interiore, da una curiosità, da un evento o da una parola, che ci colpiscono.

La domanda sulla speranza che c’è in noi, può scaturire sia perché ne abbiamo parlato, sia perché il nostro comportamento la testimonia. Il comportamento più semplice e più visibile, è vederci pregare, fare Messa, partecipare a gruppi di ricerca evangelica, o anche dal nostro non partecipare a discorsi o barzellette lascivi, e al non partecipare alle denigrazioni, alle mormorazioni, ai… gossip.

Davanti al nostro “mostrare la speranza che è in noi” le reazioni sono molteplici, e si possono enucleare in due categorie: quella delle persone serie e mature, che riflettono sul comportamento del prossimo; e quella delle persone superficiali, le quali non sono attraversate da curiosità, che trascurano, sorridono per la compassione, canzonano il nostro sperare.

Le persone serie si chiedono e ci chiedono sul perché della nostra speranza.

Però c’è anche chi spera e desidera che altri godano della propria speranza: ho incontrato anche persone che pretendono, spesso criticando, che anche altre si uniscano alla propria speranza. Purtroppo questa pretesa, usando critica o convincimento superficiale, mostra come neppure chi afferma di sperare, non vive una speranza completa. Chi spera guarda avanti, non si difende, non impone speranza, ma sa sperare anche nella pazienza dell’attesa.

07.12.14