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Fede incompleta


    L’abbassamento, nel trattare di Dio, dalla Trinità divina verso la sola unità, segna una stasi pre-cristiana, un indietreggiamento nella “storia della salvezza”. Non si tratta di un’affermazione basilarmente errata, ma di una grave incompletezza.

    Il Messia è realizzato definitivamente in Gesù. Oltre il Figlio di Dio, chi può andare? Perciò Gesù non solo è il centro della storia, ma anche la più alta possibilità della storia stessa.

    Chi non si accorda con Gesù, Figlio di Dio e vero uomo, resta fermo a un livello più basso nel piano di Dio. Purtroppo Ebrei e Musulmani non accettano Gesù, Figlio di Dio. Rifiutato dagli Ebrei in quanto Dio, ossia Messia, durante la storia terrena di Gesù, oggi ancora è da essi misconosciuto. Essi attendono ancora il Messia Salvatore. Attendono il “Profeta” indicato già da Mosè nel Deuteronomio. Gli Ebrei sono protesi verso il futuro, scordando Gesù già venuto.

    Gli Islamici rifiutano Gesù Dio e la “conseguente” e precedente Trinità. Nello sforzo di vincere il politeismo arabico, Maometto si oppose a tutto ciò che era molteplice, ivi inclusa la Trinità. I Musulmani rifiutano Gesù, e anche loro si basano su un profeta, e questo collocato nel passato, Maometto.

    Ebrei e Musulmani, figli di Abramo, hanno tensione verso un profeta: del futuro per gli Ebrei, del passato per i Musulmani. Essi scartano, pur per motivi diversi, la presenza salvifica del grande profeta, che è la possente e amante presenza di Dio nella storia. Vivono una forte religiosità, ispirandosi o a Mosè o a Maometto. Chissà quale energia la loro religiosità acquisterebbe, se includessero anche Gesù, Figlio di Dio!

    01.02.14