HOME

Home > Percorso FRANCESCANI > Articoli 2014 > Fede completa

Fede completa

Il Vangelo ci ricorda l’episodio dei dieci lebbrosi guariti. L’episodio si conclude con una frase abbastanza ricorrente nel Vangelo: “La tua fede ti ha salvato” (o guarito).

Ho udito parecchie volte un medico, il quale per confermare la sua tesi sulle guarigioni spontanee, attribuisce anche alla fede dell’ammalato la guarigione spontanea.

Evidentemente la frase, per essere compresa nel suo significato, deve essere contestualizzata. Il contesto lampante è che la fede, di cui parla Gesù, è la fede che si riferisce a lui stesso.

Nell’episodio notiamo tre momenti: la richiesta, l’obbedienza, la gioia che loda. Sono tre momenti della stessa fede in Gesù. Il primo momento è già pregno di fede. I dieci gridano il bisogno di soccorso, perché pur avendo una conoscenza minima di Gesù, si rivolgono a lui, per essere aiutati. La richiesta è generica: “Abbi pietà di noi!” Però il titolo dato a Gesù è decisamente titolo di rispetto: “Gesù, maestro”: comunque è un sottomettersi a lui.

Questa sottomissione è totale. Perciò è possibile l’avverarsi del secondo passaggio. Gesù comanda: “Presentatevi ai sacerdoti!”. Qui la fede si esplica e si rafforza con l’obbedienza. Infatti i dieci si incamminano verso “l’ufficio di igiene” dei sacerdoti.

L’obbedienza a Gesù li premia: guariscono.

La terza fase, ossia la completezza della fede che sfocia nella lode, si compie durante il tragitto. Nove si accontentano della guarigione: ossia guardano solo se stessi. Uno solo compie l’azione attraverso il ringraziamento.

Solo allora Gesù afferma la completezza di fede in lui. La fede che salva, è una fede che si dilata nel ringraziamento e nella lode. Per essere vera fede non può arrestarsi al benessere. Deve esplodere nella lode.                      

GCM 13.11.13