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Primato assoluto 

Sembra davvero che alcuni sociologi non siano ben forniti di quella cultura, che tiene presente la storia. Essi proclamano a piena bocca trionfante che finalmente la società, come la descrivono loro sia il raggiungimento di una piena civiltà. Per loro l’aborto, il matrimonio omosessuale, la libertà sessuale, e simili piacevolezze, indicano un arrivo a un top di civiltà mai prima raggiunto. Anche non rari politici, più o meno libertari, non ricordano bene la storia, che hanno appreso sui banchi scolastici (forse erano distratti).

Il Taigeto non corrispondeva all’aborto di oggi? L’omosessualità di Sodoma non corrispondeva ai matrimoni gay? Le donne pluridivorziate di Roma, non hanno nulla da invidiare a certe attrici di Hollywood? La promiscuità religiosa di Roma, è analoga alla uguaglianza tra le religioni di oggi, anche con l’esclusione del Cristianesimo? Gulag, lager, campi di concentramento, masse di profughi, ecc … sono indice di grande civiltà finalmente raggiunta.

Diventano ridicoli quei sociologi, che pretendono un “aggiornamento” della Chiesa, per allinearsi ai nuovi prelievi demoscopici. Non ricordano che la Chiesa nasce in un contesto sociale, che è pari pari con la grande civiltà di oggi. Certi sociologi invitano la Chiesa a guardare avanti!
Non sanno che da sempre la Chiesa, con Gesù Risorto, guarda avanti, oltre ogni civiltà caduca! E non è vinta, perché civiltà e sociologia non vantano il primato delle Risurrezioni: 3+1. Naim, Lazzaro, Giairo + Cristo!