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Chiesa semplice 

Una chiesa francescana superaccessoriata è ancora chiesa ed è ancora francescana? Il di più la rende più se stessa o invece meno se stessa? E non soltanto perché il troppo stroppia o storpia? Si può amare una chiesa semplice, se essa si riveste di ori, di tappeti, di chincaglierie inutili al culto del Dio, reso povero, molto povero in Gesù?

La semplicità non è solo frutto di buon senso, ma motivo di indicazione della bontà e dell’esigenza di Gesù. Da ricco che era si fece povero. Ogni offerta per abbellire una chiesa, deve esser indirizzata opportunamente. Proprio perché la chiesa è titolata a S. Lorenzo, essa deve ripresentare S. Lorenzo.

Quando, per tormentarlo e condurlo a una morte atroce (la cremazione da vivo), gli sgherri gli chiesero di consegnare i tesori della comunità (lui era il diacono amministratore), egli chiamò accanto i poveri da lui aiutati ed esclamò: “Ecco il tesoro della Chiesa!”.

Evidentemente qui parliamo di autentici e nudi poveri, non dei ricchi mestieranti dell’accattonaggio. I poveri in cenci, non i ricchi addobbati di cenci.

È un po’ la stessa differenza tra uno che recita il ruolo del pentito (commettendo il peccato di menzogna) e il pentito realmente.

Di fronte a uno che dice formalmente di essere pentito, quale è l’atteggiamento di chi è chiamato a perdonare? Rifiutare di perdonare? Oppure recitare il perdono davanti alla recita del chiedere il perdono? Menzogna per menzogna? Oppure raddoppiare la misericordia verso il peccato e verso la recita di peccato.

10.09.16