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Antitesi

Le opposizioni consolatorie del cristiano stimolano la speranza e la fede. Sono antitesi sempre presenti.

Antitesi particolari e salvifiche, perché le due antitesi non sono sullo stesso piano. Sono antitesi poste su due piani ben individuabili.

L'esempio base sono le Beatitudini.

C'è il piano dell'esperienza umana: povertà, umiliazione, bisogno di giustizia, persecuzioni, ecc.. La ricompensa antitetica è sul piano del Regno dei cieli: di essi è il Regno dei cieli, vedranno Dio, l'annovero tra i profeti.

In S. Paolo (2 Cor, 4) l'antitesi è riportata in termini immediati. Vediamo il testo, che è significativo, anche perché è espressione di una esperienza.

“Questo tesoro [ = la gloria di Cristo nell'Apostolo] lo abbiamo in vasi di creta, affinché sia chiaro che questa potenza straordinaria proviene da Dio e non da noi.

“Siamo tribolati da tutte le parti, ma non schiacciati; insicuri, eppure non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati, ma non uccisi; portando sempre e dovunque la morte di Cristo nel nostro corpo, perché anche la vita di Cristo si manifesti nella nostra carne mortale”.

Altre antitesi fondamentali sono sparse in tutto il Vangelo. I potenti della terra cercano il carrierismo del comando nei primi posti; voi invece cercate gli ultimi, perché nel Regno dei cieli, gli ultimi sono i primi.

Dio sceglie le cose di per sé inconsistenti, e respinge le sicure, ci avverte Paolo.

La vera vita cristiana è un'antitesi al mondo, però non per negare o per distruggere il mondo (questo è compito dell'ISIS e delle guerre convenzionali o atomiche), ma per iniettare una nuova vita, nelle viscere del mondo.

16.06.15