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Missioni. 2

La primaria missione del battezzato e di ogni missionario cristiano è quella di annunciare Gesù: morto risorto Salvatore. “Venni da voi per annunciare Cristo, e questi crocifisso”, ribadiva S. Paolo alla Comunità di Corinto.

Gesù è sempre accompagnato dalla verità e dalla carità. Trinomio missionario: Gesù, verità, carità. Trinomio di pari valore, senza prevaricazioni, perché l’identico Gesù è verità e amore.  Dove si realizza, in nome di Gesù, la verità o la carità, ivi si attua Gesù.

 E’ opportuno realizzare anche il beneficio sociale nel nome di Gesù. Tuttavia può essere un nome detto sottovoce: “Tutto il bene che avete fatto a uno che ne ha bisogno, l’avete fatto a me!”. Più di qualche missione si apre come azione di solidarietà, eppure è lo stesso modo di esercitare la solidarietà, che acquista uno speciale colore, quando chi esercita la solidarietà vive cristianamente il suo operare. C’è il timbro di volontario cristiano, anche se mai dichiarato, in chi solidarizza spinto dalla fede e dalla carità di Cristo.

Questo timbro è vissuto in modo visibile nei gruppi missionari, che aiutano tutte le opere dei missionari stessi. Alcuni gruppi, o persone, che sostentano i missionari, mirano a sostenere soltanto l’assistenza sociale operata nelle missioni. Opera buona, questa, ma incompleta a livello di coscienza. Fortunatamente l’amore di nostro Padre sa aggiustare le cose, perché i sostentati sono anch’essi tutti suoi figli.

Comunque, fare il bene produce sempre bene, perché Gesù sta nel povero, nel sofferente, nell’affamato.

GCM 07.11.14