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Cristiani inquieti 

Stefano era ostacolato proprio dai suoi più simili. Osserviamo. Il nome di Stefano non era ebraico come Simone e Giacomo. Era un nome greco (Corona). Quindi Stefano era un greco passato prima all’ebraismo e poi tra i discepoli di Gesù. I suoi avversari erano persone che non erano nate tra gli Ebrei. Liberti, cirenei, alessandrini, cilici, asiatici (Medio Oriente). Stefano, che proveniva dagli Ellenisti, fu costituito diacono proprio per aiutare le vedove degli Ellenisti, che, anche nelle comunità ebraiche aderenti a Cristo, erano trascurate.

Quindi la diatriba era sorta tra i “fedeli della porta”, cioè tra i pagani convertiti all’ebraismo prima e a Cristo poi. La diatriba fu portata davanti agli Ebrei autentici, cioè davanti al Sinedrio. Era allora una lite di famiglia, tra ellenisti tradizionalisti e quelli della nuova “setta”, che avevano aderito a Gesù.

Anche questa diatriba si inseriva in tutti i contrasti, che sorgevano dentro il gruppo aperto alla fede in Gesù. Ricordiamo che ci fu uno scontro anche tra Paolo e Pietro.

Gesù aveva predetto che dentro le stesse famiglie sarebbero sorti conflitti a causa sua.

Ricordando questo, tutta la storia cristiana ha sofferto di molte lotte, quasi sempre sfociate in eresie. Eresia = divisione.
Oggi nelle stesse comunità cristiane lotte si vedono. Anche nelle ristrette comunità di frati, le opposizioni sono palesi e dure. Ecco perché è arrivato il tempo dello scioglimento di molti ordini religiosi.

01.05.17