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Fede e religione


    L'uomo cerca di elevarsi al divino e al mistero: ed ecco la religione. Dio desidera abbassarsi all'uomo, ed ecco la rivelazione. Al desiderio naturale di entrare nei recinti della spiritualità e del misterioso, Dio si china per svelare (Rivelazione) il mistero di sé all'uomo.

    Le due dinamiche sono destinate al completamento. L'uomo religioso senza rivelazione, deve inventare Dio, ed ecco la mitologia. L'abbraccio tra l'uomo religioso e Dio, avviene quando Dio anticipa l'uomo. Questo è l'amore. Dio ci ha amato per primo, ci avverte lo Spirito Santo, attraverso Giovanni che così scrive in una sua lettera.

    Gesù è l'uomo che abbraccia completamente Dio. L'uomo religioso, chiuso in sé, è fenomenico; se accetta l'apertura di Dio a lui, è divinizzato. Alla divinizzazione ogni uomo e ogni donna sono chiamati. Il cristiano, colui che si fida di Cristo totalmente, in Cristo vive la propria religiosità, trasformata nel divino.

    La religione è aspettativa della rivelazione. Diventa poi contenitrice del divino se si abbandona a Dio. La rivelazione non cancella la religione, ma la sublima. Una religione senza rivelazione autentica, è un valore orizzontale.
    Valore, ma incompleto, che non sa sfuggire del tutto alla violenza, alla menzogna, all'illusione dell'orgoglio, che crede la propria religione superiore alle altre, e il proprio credo rifiutante la rivelazione.

    Gli uomini religiosi sono fieri del proprio credo. Gli uomini di fede sono felici per il dono di Dio.

    22.05.15