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Amore e verità

Non ci può essere amore senza verità, e non ci può essere verità senza amore.

Il caso normale di amore, che esuli dalla verità, è proprio quello di chi combina tutti gli ammennicoli, sesso doni posizioni attraenti, per avere amore. O la sequenza di infingimenti di affettuosità per non perdere la persona, che ci si illude di amare.

La malattia di amore senza verità è vastissima nella nostra società, nella quale si contrabbanda sesso per amore.

La verità ci aiuta anche a riconoscere i molti gradi dell’amore. Il piccolo amore che è la punta semplice di simpatia. L’attraimento della bellezza o dell’intelligenza. La socievolezza, nello star bene con una persona. La condivisione di interessi o di professione. L’affezionarsi. Il condividere idee e sentimenti, fino al vero amore, che è offrire la vita per un’altra persona. Gesù lo ha affermato: “Non c’è più grande amore di quello di donare la propria vita”.

Or dunque solo la verità ci aiuta a distinguere l’amore dalle diverse forme di affettività.

Inoltre non c’è verità senza amore. La verità tende a diventare la “mia” verità. La mente e il cuore tendono alla verità, che per me diventa verità, se io l’assimilo amandola. Solamente l’amore mi spinge a riconoscere e ad assimilare la verità.

Dante univa le due forze (che per natura sono unite), quando scrive di “ragionar d’amore”.

Dio è l’unico vero, fonte di ogni verità, e Dio è Amore.                                                         

13.08.14