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P9  Il giudizio

Io vivo per il Padre. Questo ”per” è polissemico fin nell’origine. Vivo per arrivare al Padre. Vivo grazie al Padre. Vivo attraverso il Padre. Padre : scopo, origine, dinamica del mio vivere.

E’ lo stesso “per”. Gesù lo applica a noi: noi viviamo “per” lui: scopo, origine, dinamica del nostro vivere.

Chi crede in Gesù vive “ per” Gesù. Gesù assume un compito importantissimo, poiché vive la stessa vita del Padre.
“Il Padre infatti non giudica alcuno, ma il giudizio completo diede al Figlio”.

Il vivere di Gesù, come il Padre ha “deciso”, è anche il giudicare. Giudica, Gesù, perché vive della vita del Padre.
Quindi si attuano alcune conseguenze:per Gesù , che deve essere onorato come il Padre, ossia con “adorazione”; per noi perché dipendiamo dal giudizio di Gesù.

Gesù, l’amante dell’uomo, dopo aver affermato che possiede il giudizio di Dio, subito dopo indica quale è la qualità del suo giudizio, qualità che rispecchia completamente il giudizio di nostro Padre.
mandato, ha la vita eterna, non incorre in condanna, perché è transitato dalla morte alla vita”.

Il giudizio del Padre, trasmesso a Gesù, non è in vista di una condanna a morte, ma in vista della vita eterna.

Il mistero della morte (mistero perché Dio crea solo per la vita) è superato dalla fede nella parola di Gesù e nell’affidarci al Padre.

L’angoscia di morte, che serpeggia nella nostra esistenza e la turba, trova la soluzione nella Parola di Gesù.

Chi ha sete di vita, deve necessariamente provare sete per la parola di Gesù.

23.08.12