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P7 Amore attivo

Nel capitolo 7 di Giovanni , ritroviamo il Padre, ricordato da Gesù per la sua eterna dinamica.

“Il Padre mio fino al presente agisce e anch’io agisco”.

Per farci conoscere il Padre , Gesù presenta un’altra “ faccia “ di Dio e la sua uguaglianza con Dio stesso.

Questo svelamento, che in noi causa ammirazione e confidenza, ai nemici di Gesù stimola livore: non osserva le leggi sacre degli uomini e si fa uguale a Dio.

Eppure questo drammatico chiaroscuro esprime con cristallinità la posizione del Padre, del Padre verso Gesù, del Padre verso di noi.

IL Padre agisce sempre. Non è l’imperatore seduto sul trono, che si bea delle incensazioni dei cortigiani. Il Padre è sempre in azione. E la nostra gioia , dopo la morte, sarà quella di essere trasportati nel suo vortice di beatitudine.

La beatitudine di nostro Padre è dinamica. Dinamismo eterno, imperniato sull’amore: IL Padre ama, perciò il Padre è attivo. Un amore statico è un amore ormai invecchiato e imbozzachito.

Gesù è preso nel vortice dell’amore attivo del Padre e non può arrestarsi, quando è richiesto di amare. Doveva mare l’infermo presso la piscina di Betesda. L’amore lo chiedeva, perciò Gesù doveva agire per amore. Dove c’è amore, ivi si manifesta la dinamica amorosa e amante del Padre. Il Padre agisce e anch’io agisco: non è giustificazione, è annuncio.

Ebbene, il vortice attivo del Padre, che ci travolgerà dopo la morte, già oggi ci rende i suoi figli operanti. La carità, il volontariato, le professioni che aiutano l’uomo (Può qualcosa sottrarsi all’uomo) sono la dinamica dell’amore di Dio: l’avete fatto a me

22.08.12