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P20 Padre vita

Gesù sa che il suo compiere ciò che partecipa con il Padre, provoca stupore in noi.

Però lo stupore cessa in coloro che sono convinti per fede che Gesù è nel Padre e il Padre è in Gesù.

Una delle opere di partecipazione di Gesù con il Padre è il dare la vita , il risuscitare i morti.
Il Padre è tanto vivo, infinitamente vivo, che quando ama, nel contatto con il Figlio e con i figli, Egli scatena la vita. Essere nel Padre è immergerci nel piano della vita.

La vitalità espansiva del Padre , si comunica al Figlio. Il Figlio è vivo e dona la vita. Gli episodi di risuscitazione , che leggiamo nel Vangelo (Lazzaro, la figlia di Giairo) sono semplici lampi spie  di quella vita eterna , che è attiva in Gesù e nei credenti.

Il Figlio dona la vita, vuole far vivere. La qualità del Padre è la Vita, vuole far vivere.

La qualità del Padre è la vita, perché l’Amore è per la vita.

La radice dell’etica è la distinzione tra il bene e il male e la loro insanabile opposizione. Il grande peccato, la menzogna, è produrre la ibrida mescolanza  tra il bene e il male.

Il bene come lo si declina? Attraverso categorie astratte? Il Padre, in Gesù, ci regala la definizione semplice e concreta del bene: tutto ciò che ama la vita , la rispetta, la difende, l’aumenta è un bene. Il nemico è la morte, l’ultimo nemico, che secondo Paolo, sarà distrutto affinché si realizzi l’unità piena, assoluta.

Il Padre, che è il bene, la bontà assoluta, ama e genera vita. Il solo criterio di bene  è il Padre e solo facendo ciò che fa il Padre, diventiamo pieni della sua bontà, ossia del Bene. La nostra vita, nel bene,  è viva.  

23.08.12