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P10 Una, unica vita

Il Padre opera sempre, perché sempre ama. Ama sempre perché è vita. Vita perché bontà che ama. Il Padre è tutto.

Il Figlio fa tutto ciò che il Padre fa, non perché è un clone del Padre, ma perché per essere se stesso liberamente si assimila al Padre. Padre e Figlio vivono in unità, convergendo nella stessa vita.

Il Padre agisce nel Figlio, donandosi completamente nel Figlio. Il Padre è totalmente uno: non è scisso in sé, tanto da esistere “da una parte” e operare in “un’altra parte”. Tutto in tutti.

Nello stile ebraico, che ritroviamo nei Salmi, spesso si dice a Dio:”Tu sei la mia giustizia, la mia gioia, la mia forza…” Povertà di linguaggio? Ossia, anziché dire ”tu causi e doni la mia gioia”, staccando Dio dalla mia gioia, si dice direttamente “Tu sei la mia gioia”: perché?

E’ vero che parlare dell’opera di Dio, pretendendo di capirla con un nostro “perchè?”, è disdicevole. Eppure un motivo che a noi sfugge, e che non è semplice filologia, sappiamo che c’è.

Quel linguaggio costituisce una spia, che ci aiuta ad accogliere Gesù, che afferma la sua piena aderenza alla vita del Padre. E probabilmente ci aiuta ad intuire il nostro pregare, quando accettiamo con il cuore aperto che si attui la stessa volontà, come in cielo così sulla terra.  Non è un’altra volontà e operosità, ma è la stessa. 

Quella che Gesù, apertamente, ha realizzato:” Do’ la vita , perché il Padre dà la vita”.

Non sono due vite, ma una in terra, come è in cielo.

I soggetti della vita, che è donata, sono due (Il Padre e il Figlio), ma la vita è una.

E Gesù proclama questa verità.

23.08-12