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P15  Il cibo vero

“Mio Padre vi dà il pane del cielo, quello vero”.  Il Padre ci nutre.

Per essere cibo vero, deve essere discendente dal cielo e producente la vita.

Il Padre sigilla il Figlio e lo destina a essere nutrimento. Nutrimento efficace, perché targato Dio. Se targato Dio, non alimenta una vita trascendente, ma mantiene in vita sempre. Il pane del cielo è assicurazione di salvezza e di eternità. Garanzia.

Le nostre assicurazioni (società moltiplicate molto) sulla vita, non assicurano la vita. Anzi sborsano il massimo del loro contributo, proprio alla morte.

L’assicurazione di Dio sulla vita non si estingue con il morire, ma procurano vita intramontabile.

Il “pane del cielo” dono del Padre, viene dal cielo e trascina in cielo. E’ l’unico cibo “vero”, l’unico che mantiene sempre in vita colui che l’assume.

Quando nella messa quotidiana assumiamo pane e vino, in noi si rinnova la certezza di una continuazione nella vita, perché “io sono il Pane della vita: quello che viene presso di me, per nulla avrà fame e colui che crede a me, mai patirà sete”.

E’ il mistero della sicurezza cristiana. I Salmi, che Gesù conosceva e recitava, spesso parlano di Dio come rifugio sicuro, protezione incrollabile, certezza di accoglienza e di riposo.

Gesù trasporta nel “suo” Pane ogni sicurezza che si trova in Dio.

Quel Dio che sorresse e nutrì il popolo nel tragitto attraverso il deserto, è il suo Padre, quel Padre che ha dato ogni cosa al Figlio.

Il Figlio, che possiede ogni cosa, si offre cibo ai suoi,, che cibandosi di Gesù, hanno ogni cosa: la vita.

24.08.12