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P18  Gesù accolto

Chi ha ascoltato il Padre e ha accolto il suo insegnamento, arriva a me.

Gesù è l’autenticità dell’ascolto del Padre.

Queste frasi di Gesù sono rivolte agli Ebrei del suo tempo, che ascoltano il Padre attraverso le profezie, esito naturale delle quali è Gesù: di me parlano le Scritture.

Però le parole di Gesù hanno un vasto raggio, il raggio dell’universalità.

Noi se siamo approdati a Gesù, è perché abbiamo ascoltato il Padre.

Come il Padre parla? Solamente attraverso la grande profezia del popolo ebraico, il quale, purtroppo, nella sua totalità non sempre accolse la profezia? Oppure attraverso la religiosità di tutti i popoli e le ricerche filosofiche di Teodicea?

Parla attraverso il cuore di ogni uomo, che però si esprime con gli strumenti di espressione delle culture? E poi, la frase importante di Gesù “non sono venuto ad abrogare la legge e i profeti, ma a completare” si riferisce esclusivamente agli Ebrei, o vale per ogni uomo che si rivolge a Dio?

La vita umana, qualunque tragitto essa abbia compiuto, è incompleta senza Gesù.

Il Padre ha completato la sua opera creatrice, immettendo in essa  il Figlio. Ogni strada religiosa umana, si completa solo con l’accettazione e l’integrazione di Gesù.

Ciò che in molti secoli si è avverato per gli Ebrei e per le religioni mediterranee, che si sono completate solo con Gesù, deve avvenire con ogni religione. Le religioni sono le attrazioni del Padre verso Gesù.

L’esperienza personale della gioia di essere attratti al Figlio, diventa preghiera e desiderio, affinché tale gioia diventi la gioia di ogni creatura.

Tutti devono essere consolati con la consolazione che il Padre sta donando a noi.

25.08.12