Bach approvaSto ascoltando le cantate per il Natale, di Bach. Alcuni brani
posseggono una struttura semplice, nella quale si notano tre parti che
si ripetono.
La prima parte è un recitato, che riproduce la Bibbia.
La seconda è una riflessione lirica e una contemplazione, che si articola in arie eseguite da solisti.
La terza è una risposta corale che accoglie e completa le prime due parti.
La
sacra rappresentazione ideata e attuata nel Tempio di S. Lorenzo, dai
frati francescani e dalla SPERI, è pure costruita in tre momenti.
Il primo è la semplice lettura della Bibbia, un recitato non cantato,
che qualche orecchio troppo fine ha giudicato disdicevole per una sacra
rappresentazione.
Il secondo è una risonanza contemplativa, che percorre i figuranti, l'organo e il coro.
Il terzo è la partecipazione corale di tutti i presenti.
Purtroppo
questa terza parte si riduce a un semplice ritornello, per rendere la
partecipazione accessibile a tutti. I corali di Bach si espandevano di
più, perché si riconducevano a musiche già apprese dal popolo (forse
sarebbe bene ricordare questo a coloro che disprezzano quella
"parrocchialità", che Bach non rifuggiva).
Sarebbe bello, in
futuro, inserire nella terza parte qualche canto già noto ai presenti …
anche se di musiche moderne veramente accettabili non c'è abbondanza.
Da notare: la sacra rappresentazione nostra sorge spontanea ed essendo
sacra "rappresentazione" doveva inserire l'aspetto visivo (Bach,
protestante, era ancora influito dall'iconoclastia di Lutero). Però
l'esigenza dei tre momenti per ogni quadro, come la realizziamo noi, si
incontra con l'esigenza dell'oratorio cantato bachiano.
Bach ci approverebbe.
GCM, 12.12.02
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