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Entrare nell’amore

L’amore esige di essere circolare, esige un ritorno per rimanere vivo.

Questa esigenza dell’amore è chiarissima, per quel che ci è dato di vedere, in Dio. Gesù ci ha scoperto la realtà della Trinità beata, oceano di pace. Il ritorno d’amore del Figlio e dello
Spirito Santo, è tanto efficace da produrre la circoincessione della Trinità, termine balbettante per indicare una realtà infinita.

L’unione in Dio delle tre Persone, è destinata ad essere vista soltanto nella contemplazione della fede. La fede annuncia e noi contempliamo, perché percepiamo la realtà di ciò che Gesù ci fa “credere”, e ne gustiamo tutta la dolcezza.

La dolcezza dell’amore trinitario, nel quale siamo coinvolti oggi e per l’eternità.

Se usciamo dalla contemplazione della fede, entriamo nella zona del dubbio. Il dubbio è stimolo alla ricerca, proprio grazie alla curiosità, propria dell’uomo limitato, che desidera vedere che cosa sta oltre il confine personale. Questa curiosità diventa feconda se si inoltra nella fede; però rischia di sfociare nell’eresia che pretende di sottomettere Dio alle formulazioni filosofiche, o anche rischia di sfociare nel peccato, come accadde ad Eva, o come accade ogni giorno, quando pecchiamo.

Se la curiosità ci sollecita a penetrare nella bontà di Dio, allora la curiosità ci spalanca il cuore. Penetrare nell’Altro, per toccare i suoi sentimenti e sentircene inondare.

Se già la curiosità per l’altro sesso, porta alla penetrazione della vita e dei sentimenti dell’altro/a, quanto più dolce e fruttuosa si fa la nostra curiosità quando, nella fede, si inoltra nella vita e nell’amore di Dio!

GCM 06.02.10