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Nuova creatura

Il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Questo ci viene rivelato dal Vangelo di Giovanni, che squarcia i segreti di Dio, per dirli agli uomini.

Essendo presso Dio, tutto fu fatto, di ciò che esiste, grazie a lui.

Il Verbo acquista anche un nuovo modo di esistere: “Il Logos divenne carne, e abitò tra noi”. Il nuovo modo trascina nella carne tutto ciò che il Verbo è. Lo fa sapere lo stesso Gesù, quando afferma che lui e il Padre sono una cosa sola.

Però, quindi, se tutto fu fatto per mezzo di lui, anche quando lui giunse alla sua completezza di uomo grazie alla Risurrezione, tutto si fa per mezzo di lui. Anzi una creazione nuova si attua: la creazione del “Logos divenuto carne”.

Uno sprazzo di questa nuova creazione si accese già nella vita non ancora risorta di Gesù. Le parole di “vita eterna”, parole che lanciano la vita all’infinito, le “opere” composte di parole e di fatti (uno dei quali è il moltiplicare il cibo: pane e pesci, carboidrati e proteine, con la forza della preghiera benedicente). Moltiplicare i pasti è concreta creazione.

Però la creazione nuova si afferma quando il Risorto, domina lo spazio e il tempo, e trasmette ai suoi il potere creativo del perdono dei peccati. Perdono che non cancella solo, ma rinnova chi chiede il perdono, e, in lui, si rinnova la chiesa tutta.

Cieli nuovi e terra nuova sono cieli e terra rivisitati dal Logos creatore. La nostra attesa non è per sperimantare, ma solo per vedere, con occhio rinnovato dalla risurrezione, il cielo e la terra nuovi. In questi siamo già tuffati grazie alla fede in Gesù Risorto, pur attendendo il completarsi della nostra speranza.

GCM 30.04.10, pubblicato 13.10.10