Larghezza di Dio
E’ noto di quanti disagi è causa il Covid -19.
Tra gli innumerevoli, e talvolta gravi, disagi, mi sento di annoverare le restrizioni circa l’Eucarestia. Però mi ricordo San Tarcisio. Ai prigionieri, impediti a partecipare all’Eucarestia comune, Tarcisio portava l’Eucarestia. Oggi è indicata una partecipazione all’Eucarestia almeno forse imperfetta, tramite i mezzi di comunicazione sociale. Ma sempre partecipazione è. Le persone si collegano tra di loro tramite telefoni, televisori, mail ed altro. Forse è arrivato il tempo di istaurare un nuovo modo di fare Eucarestia o di applicare l’assoluzione. Oggi l’assoluzione tramite telefono è negata, Eppure il telefono non è altro che un potenziamento della voce, la grata che nei confessionali separa il penitente dal confessore, è un po’ amplificata dal telefono.
La Messa per televisione sì, , la confessione per telefono no. Eppure la confessione tramite telefono allargherebbe l’espandersi della misericordia in modo nuovo. Una telefonata al negozio di alimentari perché fornisca il salame, produce effetto. Perché un’assoluzione tramite telefono non potrebbe produrre effetto sulla persona?
Oppure mi sbaglio? La non presenza fisica della persona è un requisito che inficia la validità dell’atto? La presenza del Padre operante è dovunque. Non ha bisogno di particolari condizioni. nemmeno la sua opera di misericordia conosce confini. Egli perdona subito a colui che gli chiede perdono.
11.03.20
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