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Disorientamento

Alcuni fenomeni spirituali ci aiutano a cogliere l’intensità del nostro rapporto con Gesù.

Se noi ci avviciniamo dovutamente a Gesù uomo, se lo prendiamo davvero tra le mani, in queste scoppia Dio. E’ impossibile toccare Gesù uomo, senza che lui ci faccia toccare Dio. E’ un movimento spontaneo, per chi crede, questo passaggio dall’uomo a Dio, grazie alla presenza dello Spirito Santo , che è Amore in Dio e abita l’uomo Gesù.

Il passaggio “spontaneo” dall’uomo Gesù al Figlio del Padre, è un segno del nostro aver aderito realmente a Gesù.

Un altro segno del nostro intimo coinvolgimento con Gesù, è l’esser passati dal problema alla dolce vertigine.

Per troppo tempo ci siamo soffermati a “pensare” Gesù, a renderlo scoperta della nostra mente, problema per la nostra ricerca. Ma arriva il desiderato momento, che come ci immergiamo in lui, si cade in un caro disorientamento: si percepisce tutto, ma non si colloca nulla.

Dal problema al disorientamento.

Tutto diventa chiaro, ma troppo chiaro per la nostra mente e per il nostro cuore. Troppo chiaro fino a stordirci di un piacere infinito.

Allora l’unione Uomo-Dio, non è più uno sforzo di comprensione degli opposti, ma un godere della stessa opposizione. Non abbiamo, allora, interesse se non quello di restare immersi nell’oscurità di una luce luminosa. Allora ci si trova tuffati in Gesù, così “naturalmente” che tutto di lui è accolto nell’attimo di una semplice intuizione.

E questo è semplice dono dello Spirito.

GCM 22.12.06