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Religioni

Siamo talmente abituati a considerare la rivelazione di Gesù un tutt’uno con le religioni mediterranee, che non riusciamo più a distinguere la religione dalla fede in Gesù.

Già all’inizio del cristianesimo la fede in Gesù, veicolata dalla religione ebraica, dovette adattarsi anche nelle religioni mediterranee, principalmente latina e greca. Ne sostituì la concezione di Dio, in quello che non si adattava alla rivelazione di Gesù, ma ne accettò molte pratiche religiose, nelle costruzioni, nella ritualità, nelle devozioni.

Con l’andare del tempo , soprattutto dopo che il cristianesimo diventò religione, e religione di stato, non la fede si servì della religione, ma la religione asservì la fede, fino al punto di confondersi con essa.

Forse non si pensa che come le religioni mediterranee si adeguarono alla fede in Gesù, così ogni altra religione, senza tradire se stessa, possa adeguarsi alla fede in Gesù.

Di fronte alla fede, e quindi a Dio, ogni uomo è uguale. E perciò ogni creazione umana (religione compresa) è uguale davanti a Dio. Siccome l’unico Dio vivo e vero è quello di Gesù, ogni espressione religiosa è destinata a contenere Gesù. Senza tradire se stessa, anzi completando la propria tendenza salvifica.

Come? Qui si adergono le difficoltà. Forse l’inizio si configura come un conoscere, quasi curiosando, la religione di cui ci  interessiamo. Poi impareremo il valore umano (salvifico e sociale) di essa. Poi il confronto per notare le sovrapposizioni e le divergenze, e le possibilità di incastro per donare a tutti Gesù.

GCM 20.11.10, Pubblicato 17.01.11