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Parole menzognere

Siamo talmente immersi nella menzogna che le stesse parole usate, dicono il contrario - o almeno, altro - di quanto dovrebbero esprimere.

Spesso ho udito affermare che una persona, soprattutto se maschio, ha un carattere forte, perché si adira, picchia i pugni, offende. Dov’è il carattere forte, in chi è talmente debole, che non sa regolare il proprio comportamento?

Perché si proclama “persona di onore” chi ruba, uccide, taglieggia, opprime? Dove sta l’onore in queste azioni esecrande, condannate da Dio e dagli uomini? Eppure chi le commette iterandole, partecipa della ”onorata società”.

E gli “onorevoli”, sono tutti degni di onore? Per rispondere, basta dare un’occhiata ai casellari giudiziari umani, e al giudizio di Dio.

E i “reverendi” sono proprio tutti da riverire? E i padri che abbandonano i figli, sono ancora padri? e le madri che gettano il figlio nel cassonetto, possono dirsi madri, o sono casuali procreatrici?

C’è una parola altissima, usata nel modo più bugiardo e umiliante: la parola “amore”. La menzogna più evidente si ha quando si dice “amore” al posto di “coito”. Il semplice coitare è coperto da un meno volgare “fare all’amore”. Il semplice coito è una cosa, l’amore è altro, anche quando tra le sue espressioni si serve del coito.

Il coito è comune a tutti i mammiferi. Non si dice che gli animali fanno all’amore, si dice che copulano. L’amore è proprio di un essere capace di pensiero, di sentimento, di libertà. L’amore è libero, la copula appunto unisce, lega.

La menzogna è talmente penetrata nella parola “amore” che ho sentito persone scandalizzarsi, quando odono parlare dell’amore di Dio.

GCM 13.06.13