HOME

Home > Societa' MONDO > Articoli 2014 > Evoluzione e salvezza

Evoluzione e salvezza 

Può salvarsi una società che si crede molto evoluta? Tanto evoluta da essere tenacemente autoreferenziata? Una società tanto gonfia di risultati raggiunti, prima tra essi la ricchezza, anche opprimendo gli altri?
Anche oggi la società del benessere (quale? anche quello spirituale?) schiaccia i nuovi schiavi, le società povere, donne e bambini e uomini asserviti alla produzione e al vizio. Questa società evoluta può salvarsi? Salvarsi non solo davanti a Dio, ma semplicemente anche davanti alla storia? Dove sono tutte le società del benessere sviluppate nel passato?
Nella storia di Israele, quando la gente si rivolgeva ai culti stranieri, che apparivano più rasserenanti e redditizi, perché promettevano risultati immediati, la vita sociale e la libertà si deterioravano e si perdevano. Anche il culto del denaro è rassicurante e redditizio. I profeti annunciavano perfino il benessere sociale dal ricupero della fede in Dio. E così avveniva. La fede in Dio non è un’astrazione, come blaterano i positivisti di ogni risma, ma un influsso sulla coscienza, la quale influisce non poco sul vivere sociale.
Una società priva di coscienza religiosa, è un società che sta autodistruggendosi, dove dominano i furbi. I furbi sono sempre il tarlo di ogni convivenza. I furbi si fanno belli del danno che arrecano o alla persone o alla società. Quando i furbi si uniscono in partito, la società arresta il benessere. E tra i cosiddetti politici, non mancano i furbi.
Purtroppo anche nelle religioni i furbi diventano clero, casta, oppressione dei deboli. Ma anche tra gli artisti i furbi sono una rovina. Purtroppo spesso l’evoluzione è l’orpello degli interessi dei furbi.
14.01.14