Aggancio alla speranza
Il nostro vivere quotidiano è agganciato e fissato alla speranza: al piccolo sperare del "che cosa farò oggi?" o al grande sperare: "le braccia del Padre mi attendono".
La speranza nel Padre, vera "ultima spes", è quella che ci illumina e ci conforta. Tutto del mio vivere, e del vivere del cosmo, confluisce nel Padre, dal quale tutto è uscito, grazie alla creazione.
Quando la speranza è chiara e sincera ci pervade di serenità, di bisogno di ringraziare il Padre.
Sperare non è accorgerci della fine "inesorabile", che soffoca il desiderio, ma è alimento del desiderio stesso, del quale siamo naturalmente (e provvidenzialmente!) dotati.
Il dono del tempo non ci è stato largito per guardare indietro, ma per spingere lo sguardo in avanti. La storia vale, in quanto è storia sacra, nella quale grandeggia la persona di Gesù.
Per il credente il passato non è il pozzo dei rimpianti, ma l’indicazione del viaggio del vivere e della sua direzione verso il futuro, quel futuro che è sempre saldo nelle mani di Dio.
Il grande dono della speranza cristiana, non ci è dato per illuderci in un futuro incerto. È un dono che ci assicura di un futuro sicuro in Dio. Soltanto in Dio.
Ogni altro futuro è soggetto alle minacce (terremoti, malattie, guerre…); il futuro di Dio è corredato di fiducia e di serenità.
25.08.20
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