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Vecchi

La popolazione italiana è la più vecchia del mondo. Quella che pochi decenni or sono aveva le strade piene di frotte di bambini e di ragazzi, ora è una popolazione appoggiata a un bastone.

 Non si può dire che gli italiani non siano obbedienti: quando arrivò dall'estero la moda di evitare la procreazione, quasi tutte le coppie obbedirono agli ordini, con le giustificazioni più impensate.
     La civiltà quindi produce invecchiamento.

Domanda: questo mondo ormai "vecchio" sa invecchiare? O meglio: sa invecchiare con serenità, godendo la vecchiaia in ogni sua dimensione?
     Molti invecchiano con la paura della vecchiaia. Fanno di tutto per prolungare la durata della vita e contemporaneamente maledicono la vecchiaia. Infatti non è raro il suicidio dei vecchi, o per loro la richiesta di eutanasia attiva.

La paura della vecchiaia si presenta sotto molteplici forme, più o meno subdole.

Essere sempre giovanili: è il continuo tambureggiare, che costituisce il sottofondo della pubblicità. Quindi diventare vecchi è uno sconcio.

Cambiare il partner sessuale. È la risorsa di molti e di molte, giunti ai cinquant'anni. Il sesso ormai, a quell'età, non è più giovanile: allora si attribuisce la colpa al/la partner che non è più "attraente". In realtà si invecchia.

Ricorso al viagra, con l'illusione del sesso perenne.

L'attrattiva della palestra, che mantenga sempre in forma, anche quando la forma non c'è più.  

Il bisogno di viaggi, per avere nuove esperienze … adesso che la memoria ritiene sempre meno le idee lette.

La pedofilia: con i bambini si fa meno brutta figura.

Questi e altri modi servono per imbrogliare e nascondere la paura della vecchiaia.

C'è un rimedio?
     È ovvio: essere semplicemente vecchi, avviati verso il principio, la patria, il Padre.

GCM, 09.04.02