HOME

Home > Societa' INSIEME > Articoli 2002 > Spiritualità in piazza

Spiritualità in piazza

Lettera al Direttore del Giornale di Vicenza.

Giovedì 3 Aprile è stato presentato il progetto della ricomposizione urbana di Piazza S. Lorenzo. Una felice proposta dovuta alla sinergia tra l'Amministrazione civica e l'iniziativa privata dell'associazione "I Portici di Corso Fogazzaro".

I motivi della revisione di Piazza S. Lorenzo e delle adiacenze sono stati presentati dagli assessori comunali Bagnara, Maron, Faresin e dall'architetto Fabris: estetica, riuso, commercio, viabilità, e altro.

Mi permetto di aggiungere: l'uomo in ogni sua opera porta con sé la sua facoltà più ammirevole: la capacità si simboleggiare, a iniziare da quella simbolizzazione quotidiana, che è la parola.

Sotto questo taglio Piazza di S. Lorenzo, quale si immagina nella sua futura ricomposizione risulterà una sintesi di simboli, forse il compendio dei simboli di una città: Tempio di S. Lorenzo (spiritualità), Palazzo Repeta (Banca d'Italia: imprenditoria), Monumento allo Zanella (patria e sapere), scuole (educazione e progresso), abitazioni (vivere civile), Negozi e bar (attività commerciale e produttiva), corso Fogazzaro (movimento).
La piazza quindi apparirà ancor più chiaramente come il fulcro connettivo di tutti questi simboli.

Di più: probabilmente indica, architettonicamente e urbanisticamente, anche la gerarchia dei simboli.

L'edificio più alto e visibile è la chiesa, il simbolo ancestrale e profondo che tende da sempre a sublimare.

L'edificio dirimpetto è il simbolo del potere economico, sul quale si basa la valorizzazione del meschino agire umano.
   Tra i due simboli corre un naturale antagonismo: "Non potete servire Dio e Mammona" diceva Gesù.
   Antagonismo, se il mettersi a servizio di mammona si oppone all'adesione a Dio, ossia se la frequenza alla cassa è più importante della frequenza alla chiesa.
   Collaborazione e unità invece, se il vero senso di patria e nazione (Monumento allo Zanella) riesce ad armonizzare e a gerarchizzare le due precedenti realtà.

Alle spalle dello Zanella, le scuole, dove si apprende il vivere civico e culturale, che fa corona e stimolo alle esigenze di una civiltà.
    Di fronte allo Zanella lo snodarsi concreto della vita quotidiana (abitazioni, negozi, via), che se si affianca volentieri ai valori dello spirito (chiesa) e del progresso (banca), si sviluppa nell'ordine e nella tranquillità.

Piazza S. Lorenzo mostrerà quindi più evidente il raccordo dei valori di una città, e sarà anche l'ambiente raccolto e nobile per ospitare manifestazioni scelte, che non contrastino con la bellezza e con la spiritualità, adatta questa a donare l'anima necessaria a ogni altra attività.

Giuseppe Celso Mattellini
     www.sanlorenzo.vi.it

05.04.03