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Fornitura di psicologi

     Il fatto di cronaca: una adolescente va a scuola, e durante le lezioni si chiude in gabinetto, si getta giù dalla finestra, muore.
     Il fatto spaventa. Giornali, bar e famiglie, impressionati commentano. Da qui la diagnosi sulla vita scolastica e familiare, e sul disagio giovanile.

     Tra le molte iniziative, il ricorso a uno psicologo scolastico.
     Siccome le famiglie sono coinvolte, sarebbe necessario istituire lo psicologo delle famiglie.
     Però, siccome gli adolescenti frequentano le molte discoteche, sarebbe opportuno fornire le discoteche di uno psicologo, come si forniscono di coca-cola e non solo di quella.
     Procedendo, i ragazzi spesso si trovano per strada o sulla piazza: allora accanto al vigile urbano di quartiere, occorrerebbe affiancare lo psicologo di quartiere.
     Inoltre, siccome sono le leggi che permettono apertura di discoteche, libertà di sesso, vendita di alcolici e di preservativi, ecc., ecc., è necessario istituire un ufficio psicologico per i parlamentari.
     Le leggi vengono applicate dal governo e dalla magistratura: ecco l'urgenza di uno psicologo per ciascun ministro, e un ufficio di psicologia per ciascun tribunale, per vigilare sui magistrati.

     Ma dove troviamo tutta questa pleiade di psicologi (dico "psicologi", non "laureati in psicologia")?
     Chissà perché una volta si ricorreva al "maestro delle nostre vite", Gesù, che fungeva anche da necessario psicologo per i preti. Lui era sufficiente per aiutare molti.

     Alla fine, siccome gli psicologi di cui sopra, non sono perfetti, chi potrà fare lo psicologo degli psicologi? Il supervisore? Per caso, è forse uomo pure lui?

GCM 17.03.02