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Ammalato bisbetico

Tra noi non mancano gli ammalati bisbetici. Ammalati che non danno pace a nessuno. Comandano a figli e a infermieri. Si lamentano del cibo, della fasciatura e del cattivo tempo, di cui incolpano chi gli sta accanto.
Sono ammalati, che, mentre lamentano la propria debolezza, trovano sempre l'energia per lamentarsi e per inveire.

Se poi questo tipo di malati sono colpiti da una malattia cronica e paralizzante, diventano un calvario di anni per le persone che l'accudiscono.
Non sanno fare l'ammalato autentico.

È vero che esiste l'altra faccia della medaglia, in chi li bada. Molti figli che devono aiutare un genitore bisbetico, sono stretti da sensi di colpa.
Subiscono il genitore, ammalato bisbetico, non hanno il coraggio di porre dei confini tra le pretese giustificate e quelle ingiustificate del malato, prestando a lui solamente gli aiuti necessari ed evitando decisamente di farsi vittime della distruttività dell'ammalato bisbetico.

In altre parole malato e assistente intrecciano un patto mai dichiarato, ma attivo: tu mi batti e io mi lascio picchiare. L'ammalato bisbetico rinforza le proprie pretese e continua a mettere in allarme (stress) chi lo assiste, anche perché chi lo assiste si sente in dovere di subire angherie. Spesso ciò avviene per non essere criticato dalla società (che quasi mai fa qualche cosa per gli ammalati).
Il tormento dell'assistente e la gioia perversa del bisbetico, che approfitta della propria malattia (reale o presunta) per torturare gli altri, possono durare anni. Creano malessere, reazioni, rancori infiniti.

Alla fine l'ammalato muore e leggiamo il suo annuncio funebre che comincia così:
"È mancato all'affetto dei suoi cari ecc. ecc."
Manca la libertà sociale di scrivere: "Finalmente ci ha liberati dall'incubo il Sig. Tal de' Tali. I suoi funerali avranno luogo a partire dalla sua abitazione in via X. Y. Non fiori, ma opere di bene per compensare il male che lui ha fatto".
A scriverlo è troppo azzardato; ma molti dei familiari lo pensano con tutto il cuore.

GCM 11.02.02