Fin dall'inizio
Gesù parla anche di testimoni fin dall'inizio.
"Anche voi mi testimonierete, perché siete stati con me fin dal principio" (Gv 15.27): disse agli apostoli.
Di quale principio parla Gesù?
Non della sua nascita: gli apostoli non erano presenti.
Non dell'inizio della sua missione pubblica: erano presenti soltanto alcuni di loro al Battesimo di Gesù.
Eppure essere testimoni richiede una presenza fin dall'inizio. Se fosse anche solo l'inizio dal Battesimo, noi non potremmo essere testimoni. Noi ci appoggiamo alla testimonianza di altri.
Gesù però vanta un altro inizio, un'altra "arché".
Infatti in principio era il Verbo.
Per essere testimoni di Gesù, siamo richiesti di essere presenti a quell'inizio? È possibile?
Confrontiamo quel "in principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e Dio era il Verbo" con le parole di S. Paolo: "Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo …ci ha scelti con lui [Gesù] prima di forgiare il mondo, per essere noi santi e perfetti presso di lui grazie all'amore [che lui ci porta], avendoci destinati a figliolanza da lui, tramite Gesù Cristo, secondo il suo volere gratuito, in vista della esaltazione della sua gloria d'amore, di cui ci ha fatto dono con Gesù (Ef 1.3-6).
"Coloro che Dio ha previsto e stabilito che diventassero simili al progetto del Figlio, tanto che questi fosse il primogenito di infiniti fratelli, proprio questi prestabiliti, lui li ha chiamati, i chiamati li ha divinizzati, questi divinizzati li ha circondati di gloria" (Rm 8. 28-30).
Il principio non è nel tempo, ma nell'eterno. Là Gesù a noi ci troviamo. Nel progetto di Dio la nostra esistenza coincide con la nostra abilitazione a essere testimoni, poiché il nostro esistere nel tempo, è "preceduto" dal nostro esistere nel cuore di Dio.
Vivere da uomini, coscienti di sé perché illuminati da Gesù, è già in radice la nostra testimonianza di Gesù.
GCM, 26.05.03
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