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Vento di Risurrezione

Per gli Apostoli riuscì difficoltoso adeguarsi a Gesù Risorto. Tutti e quattro gli evangelisti sottolineano la difficoltà di quegli "stolti e tardi di cuore" a ricevere il Risorto e a cambiare mentalità e atteggiamento verso il Gesù "riciclato", ossia risorto.

Gesù, durante la sua esistenza storica, sconvolse molte persone, a causa della sua "imprevedibilità". Fu generato in modo imprevedibile: lo costatò quel poveraccio di Giuseppe, che non sapeva che pesci pigliare (forse perché lui era falegname e non pescatore). Imprevedibile a dodici anni: Maria e Giuseppe restarono angosciati. Continui colpi di scena durante l'apostolato. Imprevedibile nel Gethsemani, quando non ricorre alle sue dodici legioni di angeli.

Imprevedibilissimo nel risorgere. Chi l'avrebbe immaginato, nonostante le sue predizioni e la recente risurrezione di Lazzaro?
     La Risurrezione è destinata a espandersi nei luoghi e nei tempi: un vento benefico che sfiora e penetra tutta la terra (anzi, tutto il cosmo, che aspetta il Risorto, come completamento della creazione) e che trascorre tutti i secoli fino a noi.
     Eppure questa nuova atmosfera di vita e di felicità non è ancora penetrata in ogni fibra della chiesa e della fede.

Sto ricordando alcune antifone riferite a Maria.
"Noi peccatori … e nell'ora della morte" (Ave Maria). "Valle di lacrime" (Salve Regina): "Non disprezzare la supplica di noi che siamo nella prova" (Sotto la tua protezione). "Soccorri il tuo popolo che anela a risorgere" (Santa Madre del Redentore).
     Nelle preghiere noi peccatori prevaliamo di gran lunga su lui, risorto.
     Ci siamo esposti troppo poco al vento della Risurrezione di Gesù. Già avvenuta. Non per nulla la messa dei funerali è più frequentata della Messa domenicale di Risurrezione.

GCM, 24.07.03