Verso l’unità
La scienza è ancella di Dio e della sua provvidenza, nell’educarci a superare le illusioni. Ricordo il periodo nel quale si parlava e ci si affliggeva nel presentare la lotta tra scienza e fede. Il modernismo, che a modo suo cercava di superare il conflitto, è stato visto con sospetto, e tacciato quale nemico della verità. Buona parte degli scontri, era imperniata sulla terminologia, e su una comprensione bambina della Sacra Scrittura. Due strade verso l’unica verità. Eppure l’una pretendeva di essere più vera dell’altra, mentre s’accostavano e s’accostano alla stessa verità da due angolature diverse. Buona parte delle nostra liti sprizzano dalla pretesa che la mia verità sia più vera della tua, quando addirittura non dico che la tua verità sia pura menzogna. Tutto nell’universo tende alla verità, perché tutto tende ad essere se stesso, e non altro. Ciò vale anche per gli isotopi. Tendere a se stessi è entrare nella verità di se stessi. Le interferenze delle illusioni non s’azionano, perché la mia verità è semplicemente esserci. Il nostro essere è la nostra ineluttabile verità. Soltanto la creatura che riflette, essendo libera, può deviare dalla propria realtà, negandosi, o tentando di uscire da sé. Ma il fisico resta sincero e veritiero, e il corpo che si ascolta, ripiegandosi su di sé, trova soltanto se stesso. Il corpo, con le proprie indicazioni primordiali, spesso è più intelligente della nostra mente. Il corpo tende, a sua volta e con i suoi mezzi, alla verità. Tendere alla verità è spingersi alla ricerca dell’unità, poiché la verità è una, da qualsiasi prospettiva sia incontrata. GCM 28.10.12
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